Il Comitato di VR Sud si è costituito alla fine del 2015 per richiedere l’ampliamento del Parco Santa Teresa destinando a verde pubblico le tre le aree adiacenti (noti anche come comparti 1,2 e 3). Le prime due, incastonate tra via Scuderlando e Via dell’Agricoltura, di proprietà del Comune, sono spesso destinate a parcheggio per le manifestazioni fieristiche.
Da allora l’attività del Comitato non si è fermata: manifestazioni, serate informative in tutti i quartieri di Verona Sud, richieste scritte, incontri con Sindaco e Assessori, presenza in commissione urbanistica e nelle circoscrizioni.
E nel 2017 il Comitato ha accolto la sfida dell’impegnativa partecipazione al progetto Looper, iniziativa finanziata dalla Comunità Europea. Tale progetto, che ha visto coinvolte solo le città europee di Bruxelles, Manchester e Verona, si è dimostrato innovativo nella metodologia perchè ha preteso che le decisioni per affrontare le sfide urbane fossero condivise da cittadini, ricercatori e responsabili politici.
La tematica affrontata a Verona è stata quella dell’ambiente. Ed in tale progetto il Comitato, nel ruolo di “cittadino” si è dimostrato parte estremamente attiva. Avvalendosi di strumentazione e metodologie di rilevazione innovative per la città, tramite alcuni indicatori ambientali ha provveduto a monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico di Verona Sud, ovviamente dimostratisi pessimi.
E tutti sappiamo che un contributo importante per il loro miglioramento non può non prescindere da destinare ampie aree a verde pubblico, quali i citati comparti 1, 2 e 3.
Dopo che nel maggio del 2018 il Consiglio Comunale all’unanimità ha impegnato la giunta a dare tale destinazione alle tre aree, il 3 gennaio 2020 il Comune ha ufficializzato la conversione a verde dei comparti 1, 2 e della metà del terzo (questa di proprietà di ATER; per l’altra metà si avrà una destinazione residenziale), decisione confermata nell’incontro del 25 settembre tenuto a Palazzo Barbieri con la presenza di esponenti del Comune, del Comitato di Vr Sud e dei coordinatori del Progetto Looper, rappresentati da Legambiente Verona e da alcuni professori dell’Università IUAV di Venezia.
La superficie interessata, che congloberà anche una parte di via Ongaro, avrà un’estensione poco superiore ai 20.000 mq.
Grazie all’importante collaborazione di un esperto di botanica, e con il benestare dell’assessore Segala, poche settimane fa si è raggiunta l’intesa che l’area sarà prevalentemente convertita a bosco urbano: verranno infatti messi a dimora alberi e cespugli specifici tali da favorire il più possibile
- l’assorbimento di CO2 e di P.M. presenti nell’aria,
- l’abbellimento del paesaggio
- e la messa a disposizione dei residenti di un insieme di spazi da fruire come occasioni di svago, incontro, sport, e di contatto con la natura.
Possiamo sino d’ora anticipare che, come seguito del citato confronto, sono state formulate due proposte su come realizzare l’ampliamento del Parco Santa Teresa
La proposta A
prevede due percorsi separati che attraversino l’ampliamento sui comparti 1 e 2, così da creare una zona più libera al centro con la presenza di una singola collina sormontata da alberi isolati.
La presenza di due percorsi ben distinti con un’ampia area a prato centrale potrebbe permettere di avere anche uno spazio dedicato a prato stabile lungo il perimetro interno del bosco urbano posto a sud. Nel caso venisse scelto di implementare un’area a prato stabile sarebbe però utile organizzare delle giornate di informazione per il quartiere in merito a cosa sia un prato stabile, così da far meglio comprendere la scelta.
Vi sarebbe inoltre la richiesta da parte del Comitato di creare una barriera verde, utilizzando sempre il principio del bosco urbano, posizionata all’interno del parco già esistente che funga da filtro rispetto all’area libera di parcheggio. Questo spazio vorrebbe comunque rispettare i progetti esecutivi già esistenti relativi al passaggio della linea del filobus.
In merito al comparto 3, che vedrà la realizzazione di palazzine ATER su metà dell’area, la volontà sarebbe quella di avere un progetto più in linea con il parco esistente. Si potrebbe dunque predisporre uno spazio di prato raso con dei percorsi che colleghino le aree attorno al lotto, così da dare continuità e permettere l’utilizzo dell’area verde da parte del quartiere. Come per il parco esistente si potrebbero inoltre inserire degli alberi e degli arbusti isolati per creare delle zone d’ombra.
Figura relativa all’ampliamento parco (proposta A)
La proposta “B”,
a differenza della “A”, prevede la possibilità di avere dei percorsi collegati tra loro che vadano a definire, e a dividere, in maniera più netta le tre zone di bosco urbano. Questa opzione risulta essere meno “naturale” in quanto il prato non è più un elemento unico. Diventa inoltre forse difficile andare a destinare delle aree a prato stabile.
Ulteriore differenza rispetto all’altra proposta è la presenza di due aree di colline per il posizionamento di alberi isolati, così da mantenere comunque un movimento del paesaggio nonostante l’assenza del prato stabile.
Rimangono definite come da “proposta A” l’area di barriera verde per il parco esistente e il disegno del comparto 3.
Figura relativa all’ampliamento parco (proposta B)
Illustrato ciò, come partecipanti al Comitato non possiamo fare a meno di ringraziare il determinante appoggio dei cittadini che ci hanno nel tempo sostenuto. Nonostante siano passati 5 anni, ci riteniamo soddisfatti di aver raggiunto l’obiettivo prefissato facendo sì che le tre aree, tutte a destinazione “edificabile”, fossero quasi interamente destinate a verde pubblico.
L’impegno del Comitato non termina certo qui; oltre ad essere in prima linea con altre iniziative che rendano maggiormente vivibile il territorio di Verona Sud, sappiate che sarà vigile affinchè il traguardo recentemente raggiunto si trasformi quanto prima in una bella realtà.
One Response
ALDO
complimenti e tanti ringraziamenti al comitato Vr Sud